Oropa, paesaggi fluttuanti

(...) La presunzione di capire ogni cosa, così presente nel mondo contemporaneo, ci spinge a trovare nessi e spiegazioni negli eventi, concatenando i fatti gli uni agli altri, accumulando conoscenze come fossero merci da esporre nella più effimera delle vetrine.
Al contrario il mio è stato un cammino condotto a ritroso, con l'animo semplice del pellegrino. Non mi interessava "capire" nel senso etimologico del termine, ovvero afferrare, impadronirsi di qualcosa, ma viceversa essere afferrato e trascinato via dallo spirito del luogo, per essere freccia e bersaglio allo stesso tempo. Negli alberi ho incontrato la forza e l'innocenza della natura, nelle immutabili rocce la consistenza misteriosa del tempo, nelle nuvole, così ben disegnate nel cielo, lo stupore di un presagio, nelle ombre l'incertezza che accompagna la vita di ogni essere vivente. Dense nebbie, alle volte, si sono opposte alla conoscenza diretta; altre volte ho sovrapposto le immagini in modo che rassomigliassero ai sogni, i quali ci permettono di avvicinarci alla verità più di quanto sia chiaramente visibile.

Francesco Radino, per il volume " Paesaggi Fluttuanti", Charta, Milano, 2000

 

Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa
Oropa
Oropa
Oropa
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti
Oropa, paesaggi fluttuanti